06 agosto 2013

...E se le api scomparissero?

"Se un giorno le api dovessero scomparire, all'uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita" Albert Einstein.

("Secondo quanto riportato da Snopes.com, non esiste una fonte originale per questa citazione attribuita a Einstein, ed essa non viene menzionata in nessun documento prima del 1994. In quell'anno, è usata per la prima volta su di un volantino distribuito a Bruxelles dall'Unione Nazionale Apicoltori francesi, in rivolta a causa della concorrenza del miele d'importazione. È quindi probabile che sia stata creata ad hoc per avvalorare la protesta". da Wikipedia. Anche se l'attribuzione di questa frase al famoso fisico e filosofo è dubbia, sicuramente ci fornisce un importante spunto di riflessione.)

Immagine presa dal web


Che rapporto abbiamo con queste grandi lavoratrici?

  • da piccoli eravamo amici dell'ape Maia
  • crescendo ci hanno insegnato a temere le api
  • da adulti spesso le uccidiamo con soddisfazione perché sono "cattive" visto che pungono!

Vorrei precisare che solitamente gli animali con cui quotidianamente siamo a contatto non sono cattivi e non ci vogliono fare alcun male; mio padre, fin da quando ero piccola, mi ha sempre insegnato che se noi non infastidiamo gli animali, loro non ci fanno nulla dal momento che non si sentono minacciati. Se tentiamo di far allontanare un'ape agitandoci istericamente ed urlando come delle pazze è naturale che lei si spaventi e provi ad attaccare per difendersi!

Che ruolo hanno nel mondo?
Questi piccoli insetti sono di fondamentale importanza poiché, grazie al loro lavoro, possiamo fruire di fiorenti coltivazioni.
L'impollinazione è fondamentale e da essa dipendono 71 delle 100 coltivazioni più importanti a livello globale.
Immagine presa dal web

Emergenza?
Negli ultimi decenni è stata registrata una diminuzione delle colonie di api, con ovvie ripercussioni nel campo delle coltivazioni agricole; si tratta di una delle emergenze ecologiche attuali più importanti.

Perché le api muoiono?

  • La causa maggiore: i pesticidi impiegati nell'agricoltura intensiva, a livello industriale.
  • Espandersi delle monocolture: ciò annienta la biodiversità, fondamentale per la sopravvivenza delle api che hanno bisogno di specie diverse di piante (anche loro necessitano di una dieta variata!)
  • tra le cause naturali c'è la varroa che è un parassita naturale che attacca le api
Cosa si sta facendo per fronteggiare l'emergenza?
La commissione europea quest'anno ha adottato un bando temporaneo per vietare i neonicotinoidi Imidacloprid e Clothianidin (prodotti dall’azienda agro-chimica Bayer) e Thiamethoxan (di Syngenta), pesticidi che, come è stato dimostrato scientificamente, sono altamente nocivi per le api. Un bando parziale di queste sostanze era già attivo da prima in Italia, Francia, Germania e Slovenia, e nessun effetto negativo sulla produzione agricola è stato registrato in questi Paesi. Rimuovere questi tre pesticidi dal mercato è stato un primo e fondamentale passo da fare per salvare le api.
(dal sito salviamoleapi.org)

E cosa si deve ancora fare?
Bisogna anche favorire la presenza di siepi, piante e fiori selvatici, e permettere una naturale continuità tra habitat diversi. Ma tutto questo non servirà a molto se i pesticidi-killer continueranno a essere immessi in ambiente. Per fortuna l’agricoltura biologica, che non fa uso di pesticidi chimici, è in espansione in molti Paesi. A differenza dell'agricoltura convenzionale, il controllo delle piante infestanti viene fatto con metodi meccanici e si favorisce la biodiversità. La rotazione delle colture (al fine di contrastare la diffusione dei parassiti) è un altro strumento a disposizione degli agricoltori che non nuoce in alcun modo alle api. Anche la presenza di parchi naturali e giardini dove vengono piantate specie autoctone rappresenta un vantaggio per le api, a patto che non siano utilizzati pesticidi e venga favorita la diversità di specie vegetali.
(salviamoleapi.org)

E noi, cosa facciamo?
Nel nostro piccolo, per iniziare, possiamo guardarci questo bel sito (di greenpeace) e contribuire alla salvaguardia di questi bellissimi insetti!
salviamoleapi.org 




vi sembrano ancora così cattive queste poverette?

Míroel



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